mercoledì 13 maggio 2020

Artigianato e automazione : un accordo per il futuro - Step #15

Che cosa attende il mondo dell'artigianato nei prossimi 40 anni ? Si potrà davvero parlare di una realtà manifatturiera ? Risulta molto complesso elaborare una risposta soddisfacente alla questione, ma è di certo possibile compiere alcune previsioni in merito.

Il Rapporto sui limiti dello sviluppo, commissionato al MIT dal Club di Roma, fu pubblicato nel 1972 da Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jørgen Randers e William W. Behrens III.
In esso, sulla base di una simulazione svolta al computer World3, vengono predette le conseguenze della continua crescita della popolazione sull'ecosistema terrestre e sulla sopravvivenza della specie umana. A causa dell'evoluzione delle nuove tecnologie, gran parte dei mestieri attuali sarà soggetta a drastici mutamenti, con il crescente dominio dell'automazione a danno della manodopera umana.

Soprattutto nel settore alimentare e dell’abbigliamento è opinione diffusa che la qualità del prodotto fatto a mano sia nettamente superiore rispetto a quello realizzato in serie, in termini di bellezza, creatività, design ed eleganza.
D'altra parte, il prodotto industriale viene realizzato in tempi minori ed in quantità maggiori. E il beneficio per il cliente si traduce in prezzi più accessibili. Grazie alle macchine automatiche, si possono riprodurre in serie i livelli qualitativi di molti prodotti artigianali, fornendo un raccordo indispensabile con le incessanti le richieste del mercato moderno, rendendolo preferibile alla produzione umana. Ma è realmente necessario che uno prevalga sull'altro ?

Immagine simbolica del rapporto uomo - tecnologia


E' possibile trovare un accordo che permette la "convivenza" della manodopera umana e le nuove tecnologie : gli “artigiani digitali”.

L’artigianato in Italia ha vissuto un momento di forte crisi negli ultimi anni dettato principalmente dall’abbattimento dei costi e dalla mancanza di risorse umane.
I nuovi artigiani digitali si occupano di tutto : delle produzioni di tipo ingegneristico, alla più convenzionale lavorazione dei metalli e del legno.
Siamo quindi di fronte ad una totale ridefinizione del lavoro industriale e dei servizi, con una convergenza tra artigiani e grandi imprese.

 Il mondo del digitale permette di aprire la catena del valore industriale al mondo dei Maker (così come vengono chiamati) grazie alla sempre maggiore ‘sartorialità’ delle produzioni. Stiamo andando incontro a un futuro in cui il lavoro sarà caratterizzato dall'artigianalizzazione più spinta dell’opera del lavoratore industriale. Questa partita, giocata dentro i nuovi ecosistemi intelligenti, consentirà allora di unire la domanda di identità delle tradizioni artigianali con la progettazione dell’innovazione.

Per saperne di più :


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