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domenica 31 maggio 2020

The young artisan - Step #22

  • Prima puntata della serie TV "The young artisan" - L'incontro

Rodolfo, artigiano torinese di mezza età, si occupa della produzione di vasi in ceramica all'interno della sua modesta bottega. Cammina pensieroso lungo le vie della città con il corriere sotto il braccio. Il coronavirus ha dimezzato i guadagni della sua piccola impresa e la mancanza di risorse lo ha costretto a licenziare gran parte di coloro che collaboravano con lui, gettando nella disperazione le loro famiglie.

Tuttavia, non ha alcuna intenzione di rinunciare all'attività che coltiva da anni e che il padre gli ha tramandato con tanta passione. Solleva quindi la saracinesca della sua bottega per completare la preparazione in vista della riapertura, ma viene avvolto da profondo sconforto. E' infatti solo, con una attività al collasso da proseguire. Come potrà mantenere nuovamente i suoi dipendenti, dopo questa grande crisi ? Mentre elabora queste riflessioni, un ragazzo, incuriosito, allunga lo sguardo all'interno della bottega, per poi allontanarsi a passo svelto. Rodolfo lo nota e segue il ragazzo con lo sguardo.
Una volta girato l'angolo, questo scompare.
Rodolfo, deciso a saperne di più, lo segue e, dopo qualche passo, ha davanti a sè una scena inaspettata : il giovane è tenuto per il collo da alcuni suoi coetanei con aria minacciosa..


  • Seconda puntata della serie TV "The young artisan" - La consapevolezza


Rodolfo decide allora di intervenire, paventando di chiamare la polizia, facendo così allontanare i giovani. Il ragazzo si chiama Matteo, ha 17 anni ed è quotidianamente vittima di bullismo, tanto che ha scelto di non frequentare più la scuola. Rodolfo si rassicura delle sue condizioni di salute, portandolo con sè all'interno della bottega e porgendogli un bicchiere d'acqua.
In particolare, Matteo è attratto da un vaso in ceramica riposto su uno scaffale. Rodolfo gli domanda la ragione di questo particolare interesse e Matteo risponde che quel vaso gli riporta alla memoria lo stesso vaso in cui sua nonna era solita riporre le rose che raccoglieva nel giardino che si trovava sotto casa.
Racconta, inoltre, che l'attività dell'artigiano ha sempre esercitato grande fascino su di lui e che questa viene spesso sottovalutata.
Il ragazzo scoppia in lacrime, ripensando a quanto accaduto pochi minuti prima del suo incontro con Rodolfo, il quale gli permette di realizzare un vaso al tornio.
Matteo si dimostra sin da subito particolarmente abile e Rodolfo percepisce in lui un enorme potenziale. Tra i due vi è immediatamente uno sguardo di intesa, destinato a cambiare per sempre  la vita di entrambi...



  • Terza puntata della serie TV "The young artisan" - La scelta

Rodolfo si avvicina a Matteo, riferendogli di non aver mai visto, nel corso di tutta la sua vita, un ragazzo così abile nella lavorazione al tornio. Matteo è sorpreso da queste parole e, nostalgicamente, accarezza la sua prima creazione, plasmata con grande amore, quasi si trattasse di una nuova vita.  Il ragazzo comprende che non può abbandonare la scuola, i suoi genitori non glielo permetterebbero, deve ancora completare il suo percorso di studi.
Nel mentre, una signora si affaccia all'interno della bottega rimasta aperta, rimarcando la bellezza della creazione di Matteo, elogiandola. Lo stesso farà un altro signore subito dopo, e subito dopo un altro...
Rodolfo ha un'idea : Matteo potrebbe raggiungerlo ogni pomeriggio nella sua bottega, al termine delle lezioni. Non potrebbe, soprattutto in queste condizioni, garantirgli uno stipendio, ma sarebbe di certo un buon inizio. Matteo accetta entusiasta la proposta di Rodolfo, accennando un abbraccio, per poi ritrarsi...
In questo modo Matteo collaborerà alle attività dell'impresa per molti mesi, coniugando scuola e lavoro pomeridiano. Le sue doti eccezionali migliorano di giorno in giorno, facendosi presto riconoscere per i suoi prodotti in tutta la città di Torino, tanto da attirare l'attenzione di un facoltoso acquirente, che raggiunge la bottega di Rodolfo per un accordo. Ha infatti intenzione di finanziare l'attività del giovane artigiano, acquistando e rivendendo successivamente i prodotti da lui realizzati.
Grazie al denaro guadagnato, Rodolfo ha la possibilità di assumere nuovamente tutti i suoi dipendenti e di garantire un futuro radioso al giovane.


giovedì 14 maggio 2020

Un sostegno all'artigianato artistico

Il Tavolo Nazionale, costituito dai soggetti sostenitori della Carta Internazionale dell’Artigianato artistico, ha lanciato un appello ai decisori politici al fine di chiedere di sostenere con urgenza l’artigianato artistico, un importantissimo patrimonio culturale ed economico che oggi è fortemente a rischio.



La Carta Internazionale dell’Artigianato artistico è un documento programmatico redatto nel 2010 a livello nazionale e internazionale proprio per tutelare, promuovere e valorizzare il settore dell’artigianato artistico e tradizionale: i soggetti promotori che per primi hanno voluto il documento sono stati, tra gli altri, Confartigianato Artistico, Cna e Ateliers d’Art de France, con il supporto tecnico e organizzativo di Artex, Centro per l’Artigianato artistico della Toscana. Ad oggi la Carta conta 59 tra promotori e sostenitori. Questo settore rappresenta un patrimonio immenso, che ha contribuito alla definizione del Made in Italy e dell’immagine dell’Italia nel mondo, e che adesso si trova in una situazione di estrema fragilità a causa delle conseguenze terribili del lockdown imposto per fronteggiare l’epidemia di Covid-19.

“Dopo una discussione di argomenti condivisi – spiega Antonio Colì, Presidente di Confartigianato Artistico –  siamo giunti alla definizione di un programma di lavoro che sostiene e rivitalizza l’Artigianato Artistico italiano. Il saper fare degli artigiani, attraverso operazioni mirate, concrete e condivise, sarà la nuova linfa che alimenterà quel gusto sopraffino e ricercato che soltanto gli imprenditori artigiani riescono a far percepire al consumatore e a rendere l’Italia una nazione ricca di cultura che nessun altro Paese è in grado di vantare”.

Per saperne di più :


domenica 3 maggio 2020

Il restauro e la risposta al coronavirus

Il Governo sembra aver recepito le sollecitazioni provenienti da Confartigianato e darà il via libera a tutte le attività di restauro a partire dal 4 maggio. In una "Faq" (acronimo di "Frequently asked questions"), pubblicata il 2 maggio sul portale della Presidenza del Consiglio, alla domanda se sia consentita la prosecuzione delle attività di conservazione e di restauro di opere d’arte, la risposta è stata positiva.



Restauratrice all'opera


“Sono consentite – si può leggere chiaramente – le attività di restauro, finalizzate alla conservazione di opere d’arte quali quadri, affreschi, sculture, mosaici, arazzi e beni archeologici”.

Nella Faq si chiarisce che “tali attività non sono infatti sostanzialmente riducibili a profili ricreativi o artistici, essendo invece riconducibili alle attività assentite nell’allegato 3 del d.P.C.M. 26 aprile 2020 del restauro di edifici storici e monumentali, dell’industria del legno, di architettura, ingegneria, collaudo e analisi tecniche e alle altre attività professionali, scientifiche e tecniche nonché alle riparazioni di beni mobili”.

Una risposta che accoglie le richieste di Confartigianato Restauro che aveva denunciato l’incomprensibile blocco dell’attività per le imprese del restauro, ferme da più di due mesi,  e impossibilitati a svolgere la loro delicata funzione di restauro dei Beni Culturali che rappresentano i pilastri del Pil del turismo culturale con il peso considerevole del 33% sul totale dell’economia turistica italiana.

Per maggiori informazioni :

https://www.confartigianato.it/
http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Economia/Via-libera-alle-attivita-di-restauro-Confartigianato-Risposta-positiva-del-Governo-310950.aspx

giovedì 23 aprile 2020

Una risorsa nella lotta al virus - Step #11

In questo momento così difficile, ognuno di noi cerca di fare la propria parte al fine di limitare la diffusione del virus e garantire, il prima possibile, la ripartenza del Paese. A tal fine, anche il mondo dell'artigianato si sta adoperando nel concreto in questa missione.

L'associazione Confartigianato della Spezia evidenzia, infatti, in una nota come "in questo momento di emergenza sanitaria, del tutto straordinaria, il servizio delle lavanderie artigianali sia strategico e significativo nella lotta al Coronavirus."

 Non a caso, nel rapido susseguirsi dei DPCM e DM del Governo, la lavanderia è sempre rimasta tra le poche attività autorizzate ad operare. D'altronde la manutenzione e pulizia completa dei capi di abbigliamento è un servizio decisamente essenziale, specie in un periodo di pandemia, sia nel caso in cui un cittadino non abbia una lavatrice in casa sia che si debba mantenere capi che possono essere lavati solo a secco. Una ricerca voluta da Confartigianato ed eseguita da autorevoli centri di analisi certifica che i livelli di pulizia garantiti da pulisecco artigiane tradizionali, sono molto vicini ad una e vera propria sanificazione. Questi dati evidenziano ancora una volta come sia estremamente importante il ruolo dell'artigianato al giorno d'oggi, nonostante l'enorme crisi che sta vivendo a causa dell'imposto "lockdown".

Per riportare un esempio, l'azienda tedesca Richard Geiss GmbH, tra i leader europei nella produzione dei solventi, ha caricato sul suo sito una nota tecnica di enorme interesse: premesso, infatti, che il COVID-19 è avvolto da uno strato lipidico quindi è sensibile all'etere, al cloroformio e ai solventi, visto che la gran parte delle lavanderie tradizionali sono dotate di almeno una macchina da lavaggio che utilizza dell'idrocarburo clorurato (come il tetracoloretilene) l'azione di lavaggio con queste macchine rende inattivo il virus, trasformando il lavaggio a secco e le lavanderie tradizionali in elementi significativi nella lotta alla diffuzione del COVID-19.

Tuttavia, per i più scettici, Antonella Simone di Confartigianato e Sylwia Oles della Lavanderia Quality Center dichiarano : "E' necessario ricordare alla clientela che le lavanderie sono luoghi di pulizia e non di contaminazione (come si potrebbe erroneamente credere) e che nelle nostre attività, vengono rispettate le indicazioni ministeriali finalizzate a contenere al massimo il rischio legato al Coronavirus e che sono: uso di guanti e mascherina, distanziamento sociale di almeno 1 metro dal cliente al banco, sanificazione quotidiana degli ambienti, delle attrezzature e degli arredi."

Un messaggio forte e chiaro dal mondo degli artigiani : uniti siamo più forti !



Logo Confartigianato


Per saperne di più sull'argomento :







domenica 12 aprile 2020

Il Coronavirus e la crisi dell'artigianato

Due sole parole : confusione e smarrimento. Forse anche una terza : responsabilità. Il decreto emanato in data 11 marzo stabilisce misure ancora più restrittive per gli spostamenti, sancendo di fatto la chiusura pressochè totale delle attività artigianali dislocate lungo il territorio italiano.
Non esiste più alcuna domanda privata. Chi ne ha la possibilità, continua a portare avanti lavoretti ed arretrati e ad intervenire in casi di urgenza oppure necessità.

La Cna (Confederazione Nazionale Artigianato) afferma che vi è una profonda consapevolezza della difficoltà del momento, ma anche il terrore concreto di non riuscire a ripartire una volta che l’emergenza sarà conclusa. Il problema principale è rappresentato dalla carenza di liquidità immediata. Chi non dispone di un "tesoretto" personale rischia di dipendere completamente dagli ammortizzatori sociali, dalla cassa integrazione in deroga, dai sussidi (in realtà minimi) per gli enti autonomi. La sensazione che si prova è quella di vivere in un tempo sospeso.

Appoggiandoci ai risultati di un sondaggio condotto da Confartigianato, sappiamo infatti che l’emergenza coronavirus ha colpito al nord l’attività del 70% degli artigiani e delle micro/piccole imprese e, se questo allarme persisterà, gli imprenditori prevedono cali del 25% del fatturato di marzo.

Gli effetti dell’emergenza coronavirus, sottolineano in una nota il presidente ed il segretario generale di Confartigianato Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, sono diffusi in tutti i settori delle piccole imprese: particolarmente gravi i cali di fatturato mensili previsti dalle imprese interessate dalla domanda turistica, del trasporto persone, dal settore della manifattura, dalle aziende della moda e dei servizi.

E' stata lanciata la campagna di comunicazione con manifesti e social “Non lasciamoci influenzare” un invito a tornare alla vita di tutti i giorni , con le necessarie precauzioni, ma tornare dagli artigiani, dai piccoli imprenditori per acquistare il bello, il buono ed il ben fatto.
Insomma, un invito a sostenere la nostra economia, i nostri territori, per ricominciare a vivere.




Fonti di riferimento :