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giovedì 14 maggio 2020

Un sostegno all'artigianato artistico

Il Tavolo Nazionale, costituito dai soggetti sostenitori della Carta Internazionale dell’Artigianato artistico, ha lanciato un appello ai decisori politici al fine di chiedere di sostenere con urgenza l’artigianato artistico, un importantissimo patrimonio culturale ed economico che oggi è fortemente a rischio.



La Carta Internazionale dell’Artigianato artistico è un documento programmatico redatto nel 2010 a livello nazionale e internazionale proprio per tutelare, promuovere e valorizzare il settore dell’artigianato artistico e tradizionale: i soggetti promotori che per primi hanno voluto il documento sono stati, tra gli altri, Confartigianato Artistico, Cna e Ateliers d’Art de France, con il supporto tecnico e organizzativo di Artex, Centro per l’Artigianato artistico della Toscana. Ad oggi la Carta conta 59 tra promotori e sostenitori. Questo settore rappresenta un patrimonio immenso, che ha contribuito alla definizione del Made in Italy e dell’immagine dell’Italia nel mondo, e che adesso si trova in una situazione di estrema fragilità a causa delle conseguenze terribili del lockdown imposto per fronteggiare l’epidemia di Covid-19.

“Dopo una discussione di argomenti condivisi – spiega Antonio Colì, Presidente di Confartigianato Artistico –  siamo giunti alla definizione di un programma di lavoro che sostiene e rivitalizza l’Artigianato Artistico italiano. Il saper fare degli artigiani, attraverso operazioni mirate, concrete e condivise, sarà la nuova linfa che alimenterà quel gusto sopraffino e ricercato che soltanto gli imprenditori artigiani riescono a far percepire al consumatore e a rendere l’Italia una nazione ricca di cultura che nessun altro Paese è in grado di vantare”.

Per saperne di più :


venerdì 8 maggio 2020

Il giro d'Italia a dorso di un mulo - Step #14

Un viaggio di ben 2.500 chilometri per salvare le tradizioni d’Italia e quegli antichi lavori familiari ai più anziani e sconosciuti per i più giovani: come il fabbro di bottega, il bracciante e l’allevatore.

“Incontrerò personalmente questi professionisti dell’artigianato, regione dopo regione, dalla Sicilia al Piemonte”, precisa Francesco Paolo Lanzino, 26 anni, che il 29 marzo sarebbe dovuto salire in sella alla sua mula per lasciare i monti palermitani per 6 mesi on the road su e giù per l’Italia. Lo scopo del viaggio è chiaro: “Da chi difende ancora gli antichi mestieri riceverò una testimonianza della cultura non scritta che non deve scomparire ma deve essere riscoperta all’interno di un contesto moderno”.

Questo progetto, nato già nel 2016, diverrà un film-documentario “capace di dare risalto a una realtà dimenticata, a un’Italia rurale, raccogliendo le testimonianze dei protagonisti di quel mondo prima che vadano perdute per sempre”, aggiunge il giovane Francesco.


La locandina del progetto

Francesco ha in mente l’esempio di Gratteri, un piccolo paesino sulle Madonie poco fuori Palermo e famoso per l’antica tradizione dei telai. In passato tramandata di generazione in generazione, ma che oggi si è persa del tutto: “I telai sono appesi alle pareti. Ora nessuno non solo non li usa, ma non è neanche più in grado di montarli. Se si perdono queste tradizioni, per rimparare la tecnica ci vorranno anni”. Da qui nasce la sua sfida al mondo di oggi, vissuto davanti al computer.

“I giovani – aggiunge Francesco – piuttosto preferiscono rimanere disoccupati che avvicinarsi a mestieri come quello dell’allevatore o dell’agricoltore. Lo vedo quando d’estate vado a lavorare nei campi. Perché oggi un’esperienza all’estero vince sempre su una nei campi”. Eppure cresce l’esigenza di una società più green, “esattamente come quella di qualche anno fa”.


Per maggiori informazioni :




domenica 3 maggio 2020

Il restauro e la risposta al coronavirus

Il Governo sembra aver recepito le sollecitazioni provenienti da Confartigianato e darà il via libera a tutte le attività di restauro a partire dal 4 maggio. In una "Faq" (acronimo di "Frequently asked questions"), pubblicata il 2 maggio sul portale della Presidenza del Consiglio, alla domanda se sia consentita la prosecuzione delle attività di conservazione e di restauro di opere d’arte, la risposta è stata positiva.



Restauratrice all'opera


“Sono consentite – si può leggere chiaramente – le attività di restauro, finalizzate alla conservazione di opere d’arte quali quadri, affreschi, sculture, mosaici, arazzi e beni archeologici”.

Nella Faq si chiarisce che “tali attività non sono infatti sostanzialmente riducibili a profili ricreativi o artistici, essendo invece riconducibili alle attività assentite nell’allegato 3 del d.P.C.M. 26 aprile 2020 del restauro di edifici storici e monumentali, dell’industria del legno, di architettura, ingegneria, collaudo e analisi tecniche e alle altre attività professionali, scientifiche e tecniche nonché alle riparazioni di beni mobili”.

Una risposta che accoglie le richieste di Confartigianato Restauro che aveva denunciato l’incomprensibile blocco dell’attività per le imprese del restauro, ferme da più di due mesi,  e impossibilitati a svolgere la loro delicata funzione di restauro dei Beni Culturali che rappresentano i pilastri del Pil del turismo culturale con il peso considerevole del 33% sul totale dell’economia turistica italiana.

Per maggiori informazioni :

https://www.confartigianato.it/
http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Economia/Via-libera-alle-attivita-di-restauro-Confartigianato-Risposta-positiva-del-Governo-310950.aspx