mercoledì 29 aprile 2020

L'artigianato di ieri... e di oggi - Step #12

 L’artigianato italiano moderno affonda le sue origini nel passato, soprattutto nel Medioevo, quando si registrò il grande sviluppo economico dei comuni. Gli artigiani che lavoravano la carta, i tessuti, i metalli, il legno, la ceramica si tramandarono per secoli i segreti del mestiere. Ancora oggi gli artigiani italiani sono in grado di produrre oggetti di altissima qualità, apprezzati ed esportati in tutto
 il mondo. Nel Medioevo, ogni artigiano aveva una propria bottega, possedeva gli strumenti del mestiere e si avvaleva dell’aiuto di uno o due lavoranti e di due o tre garzoni apprendisti. Il laboratorio non superava dunque il numero di sei o sette lavoratori al massimo. Ogni artigiano doveva essere iscritto a una corporazione, ossia un complesso di persone che, svolgendo una comune attività economica, si univano per la tutela degli interessi del proprio lavoro.

Rappresentazione su francobollo
Dopo la decadenza dell’impero romano l’arte vetraria rimase in vita nell’impero bizantino e nella civiltà araba, mentre in Europa riprese la sua importanza soltanto dopo il Mille, concentrandosi soprattutto a Venezia. I vetrai veneziani, influenzati dalle tecniche orientali, si trasferirono nel XIII secolo nella piccola isola di Murano per evitare la propagazione degli incendi che potevano nascere nei loro laboratori.

Murano, in particolare, divenne il maggiore centro vetrario del Medioevo e continuò la sua attività nei secoli seguenti, caratterizzati dalla finezza del vetro e dai colori vivaci.
Ancora oggi Murano è sede di laboratori vetrai i cui prodotti sono famosi in tutto il mondo:

Maestro vetraio


Per saperne di più :

https://it.wikipedia.org/wiki/Artigianato
https://it.wikipedia.org/wiki/Corporazioni_delle_arti_e_mestieri
http://www.tuttostoria.net/medio-evo.aspx?code=104

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